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PERCHE'
“Perché” di e con Silvano Antonelli, visto dagli Spettatori Sensibili delle sezioni della Scuola dell’Infanzia di Via Collegno 73 - I.C. Rita Levi Montalcini di Torino.
Un uomo arriva a casa, dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro. Finalmente potrà sedersi in poltrona e leggere l’amato giornale. Una immersione nelle sue pagine per lasciarsi alle spalle tutte le tribolazioni quotidiane. Intenzione vana. Non ha fatto i conti con chi, comparso al suo fianco, non gli darà requie, interrompendolo continuamente con una domanda precisa e ripetuta: “Perché?”, per sciogliere tante incomprimibili curiosità, come una energia che si è accumulata nelle ore di assenza dell’adulto. Sono un padre e un figlio? Forse. Certamente, insieme, giocano una storia di voglia di crescere, di fatica e gioia di ascoltare. (Per sapere di più dello spettacolo vai alla pagina dedicata e scarica la scheda didattica)
Abbiamo chiesto ai bambini e ai grandi che sono loro accanto - le insegnanti e i loro genitori - di fare tutti insieme il “Gioco dei Perché”. Tutti abbiamo in testa domande. Sono così tante, spesso ben più delle risposte. E non bisogna aver paura di farle, proprio come accade nello spettacolo.
Quando qualcuno ti dice qualcosa che ti interessa, dici “perché?”: per continuare a sapere.
Lo dicono i bambini della Scuola dell’Infanzia di Via Collegno, durante una discussione tra loro, svelando parte dei fili -a nostro avviso forse i più preziosi - che si sono annodati tra il gioco del teatro e i pensieri che quel gioco ha loro suscitato.
Ma quali sono le cose da sapere? Sono tante. Noi pubblichiamo le loro domande, che ci appaiono tutte come strategie per conoscere e per crescere. Le troverete così come le abbiamo ricevute, non classificate per argomenti. Ma non sarà difficile scorgere i bambini alzare lo sguardo verso il cielo - luna, sole, stelle pioggia -; o verso l’amato mondo degli animali, tanto domestici quanto selvatici. E poi li sentirete porre delle domande per capire le ragioni delle regole che sono loro imposte. Infine li vedrete osservare il mondo degli adulti - che litigano o che a un certo punto non ci sono più, come i nonni - e intuire che esiste il tempo, il tempo che passa, e che li farà diventare grandi, come i loro genitori.
Scopo fondamentale del teatro è generare domande nella mente degli spettatori. Con “Perché” abbiamo fatto di questo obbiettivo la trama stessa della sua drammaturgia.
Dopo la lettura dei "Perché", trovate una breve galleria di disegni, che danno corpo alla visione dello spettacolo e ad alcune delle domande nate nel pensiero dei bambini.